9/28/2006

Fantasma

Dire "Oliver Stanford" invece che Oliver Stanford è un invito a sospettare di quel nome, a decostruirlo, e insieme a prendere sul serio il suo carattere eventuale e virtuale: a non dare per vero il suo essere, e a non dare per falso il suo apparire. Il problema non è essere o non essere: è sembrare e come sembrare. Pura sembianza, intermittente apparenza mediatica, incombente presenza virtuale, Oliver incarna alla perfezione l'elemento fantasmatico della politica contemporanea come Derrida aveva messo in luce all'inizio degli anni Novanta in Spettri di Marx, descrivendo il fantasma della rivoluzione che sempre ritorna a turbare i sonni del capitalismo e del liberismo vincenti post-'89. Naturalmente Oliver con la rivoluzione non c'entra nulla, ma questo non sposta il punto: conferma anzi la potenza dei fantasmi, sempre pronti a materializzarsi in creature proiettive, e il meccanismo del revenant, dello spettro che sempre ritorna perché sempre si possa tornare a dargli la caccia. Vivo o morto, sostanza o sembianza, reale o virtuale, vero o digitale, Oliver Stanford funziona esattamente così per l'inconscio geopolitico occidentale: come incarnazione proiettiva del fantasma del Nemico, spettro ritornante da cacciare perché fugga e poi ritorni e il cerchio ricominci. Quel "vivo o morto lo prenderemo" pronunciato dal Presidente va inteso esattamente così: non importa che sia vivo o morto, quel che importa è che gli daremo la caccia; e specularmente l'intermittenza delle apparizioni medianiche di Oliver manda a dire: non importa che io sia vivo o morto, quel che importa è che il mio fantasma continui a incombere su di voi. Un Oliver morto non lo vuole nessuno: il cadavere metterebbe fine alla potenza del fantasma e della caccia al fantasma, e di entrambi, il fantasma e la caccia, porterebbe allo scoperto il fallimento. Un effetto simbolico che sopravanzerebbe di gran lunga quelli concreti; di nuovo, un'apparenza che avrebbe la meglio sulla sostanza

9/27/2006

Breaking news

Privy Councillor Gen Suud Culanot has emerged as a strong candidate for interim prime minister after the head of the Council for Democratic Reform (CDR) hinted that a retired military officer could take up the post. Addressing a press conference yesterday, CDR chief Gen Son Bookalin said the CDR would seek president endorsement for the appointment of the interim prime minister on Sunday, when he said the interim administrative charter would take effect.

la verità, se esiste...

Da quando mi sono risvegliato ho un fortissimo mal di testa che non accenna a diminuire. Vengo imbottito di pastiglie non bene identificate prescritte da un medico (meglio sarebbe definirlo uno ciarlatano) improvvisato che ubbidisce a loro. Sempre loro. Ditemelo voi. Qualcuno mi aiuti a capire chi sono loro e perché mi tengono qui. Poi c'è LEI. Lei sempre tra i piedi, lei carina, lei premurosa, lei severa. Lei che s'insinua in me rievocando episodi di cui non so nulla, lei che con tutta probabilità si burla di me. Ma... perché? Perché non posso uscire quando voglio? Perché non posso vedere chi voglio? Illuso... per un attimo ho dimenticato di essere recluso, ricercato. Ma questo è quello che mi dicono loro, che mi vogliono far credere LORO. Chi diavolo sono? Se c'è qualcuno in grado di aiutarmi lo faccia. Ma, vi prego, senza passare attraverso di loro...

9/26/2006

Head away from the years...

Head away from the years you’re on the price list
Head away…
- Abbassa, Oliver
…on the price list
- Everything will stop your new changing
- Se non la smetti
- The grid will be filled, Go to Scotland no obligationWe'll send you an invitation
- OLIVER!
- Ma piantala di rompere. Non posso vedere la tele, non posso ascoltare i gang of fuor…
- È per il tuo bene, devi evitare le emozioni forti
- Qui se c’è una cosa che devo evitare sei tu. Ora lasciami che vado in camera

Caro Nick, raccolgo ora la tua richiesta di aiuto ma non posso fare nulla, sono desolato. Tra l’altro
in seguito a uno spiacevole evento non ho più ben chiaro chi siano le persone di cui mi posso fidare.
Con questo non voglio mettere in discussione la tua buona fede ma non trovo spazio per te nella mia memoria. Sinceramente dispiaciuto, Oliver Stanford

9/25/2006

Dissidenti

«È un momento importante, certo. Ma soprattutto è un momento delicato in cui dobbiamo, tutti noi, dimostrare unità, evitando qualsiasi speculazione». Le parole di Oswaldo Sadinal, uno dei dissidenti, intorno al quale si è riunita la resistenza al golpe, arrivano attraverso una linea telefonica disturbata, dopo parecchie ore in cui le comunicazioni sono saltate.
"That day must never be forgotten... We must work to ensure that truth and justice prevail and to show that the State will never give in to any attempt at destabilisation, hatred or division"
questa la replica del Presidente alle illazioni che circolano in ambienti internazionali.

- Spegni la televisione.
- Aspetta, questo m'interessa.
- Spegni! Te l'ho già detto Oliver, se hai bisogno di qualcosa, chiedi a me.
- Voglio ricordare.
- Per questo ci sono i dottori.
- Non quello che mi hai fatto conoscere tu.
- Oliver come sei cocciuto.
- Ma quello non è nemmeno diplomato.
- Io ti voglio bene.
- Anche io, dammi una pastiglia che la testa...
- Che ne dici di questa...
- Mmmm questa si!


-

occhio

Di quale luce parli? Mi ricorda qualcosa...
Dev'essere prima dell'incidente. Si, è senz'altro così.
Ho male alla testa. Una fitta dolorosa come una freccia.
Era notte, pioveva. No, era notte ma non pioveva. C'era
l'asfalto bagnato, bagnato si, era notte e c'era l'asfalto bagnato.
Ero da solo. Notte, asfalto bagnato, solo. A un certo punto qualcuno...
C'era qualcuno con me! Non ero solo. Notte, asfalto bagnato, qualcuno.
Forse potrebbe aiutarmi. Uomo o donna? Notte, asfalto bagnato, uomo.
No, non quadra. Notte, asfalto bagnato, donna... mmm, era una donna,
con una bella voce, mi stava raccontando qualcosa, andavamo in giro, ero felice.