10/31/2006

In post-atomic era...

In post-atomic era, the devious new President has packed the Cabinet with ultra-fetishist and announced plans to ban all nuclear missiles. President is a puppet of Moow through his common babysitter, a double agent named Control. Enter spy Ellen Wheawer, last met in The Endless Game , now falsely accused of murdering a Foreign Office bigwig. A defector in Teograd with a pregnant wife, Hillsden stumbles onto President’s secret plan to turn into a Common state. Hillsden attempts to smuggle a revelatory manuscript to a fellow spy in Dondon, but time is running out, bodies keep dropping, and both he and an ex-colleague are dupes of the Lesbian. Although this scenario smacks of political paranoia, President's tightly plotted, literate thriller is a fast read, nicely stuffed with such elements as homosexual betrayal, Libyan terrorists, a Hollywood schlock film producer, hijacking and abduction. Copyright 2006 Oliver Stanford Communication, Inc.

10/30/2006

sono vivo e vegeto, voi crepate pure!

digi-uno e intendi proprio quello!

Da quando, nell’occidentalizzato mondo inverecondo, il cibo non costituisce più un problema di sopravvivenza, è diventato, per l’abitante del 'primo mondo' un problema, capace di condizionare pesantemente la sua esistenza. L'atto del mangiare ha subìto una sorta di processo di sublimazione, teso a rimuovere e nascondere sempre più l'aspetto legato alla necessità biologica del nutrimento, per metterne, viceversa, in primo piano il versante simbolico e rappresentativo. Perciò, nelle società del benessere, non si mangia più pressati dall'insostenibilità dello stimolo della fame, ma in funzione di un ideale di controllo dei bisogni del corpo, che trova nella filosofia della fitness e della lightness una raffigurazione emblematica, comportando stravolgimenti radicali dei costumi alimentari su cui la scienza medica e la cultura massmediatica sembrano, incredibilmente, convergere.
All'interno di questo processo di mutazione del ruolo sociale del cibo, divenuto l'oggetto consumistico per eccellenza, i disturbi della condotta alimentare ci mettono di fronte a uno dei paradossi più allarmanti del mondo contemporaneo: l'opulenza del nutrimento si è trasformata in un potente vettore di malessere, talvolta addirittura in strumento di morte!