1/18/2007

l'ultima tappa

E tu continui a venire a vedere. In questo momento matematico all'infinito potenziale - ottenuto per accrescimento, per via di procedure cumulative, che sommano sempre un "più uno" a un numero dato e infinitamente estensibile - si contrappongono gli infiniti attuali, che sono quegli infiniti di cui è capace il qui e ora. C'è un passaggio al limite, che fa cadere ogni contabilità, ogni processo di accrescimento: le regole sono totalmente altre da quelle del finito, circoscrivono uno spazio in cui qualcosa si attualizza senza dover percorrere le vie del finito. E tu continui, a voler vedere, leggere e magari capire, si capire vero? Il mondo in cui si attraversa il difficile campo è governato da un principio di essenzialità: contro i cattivi infiniti del "noi", della lotta per la potenza e della guerra, per far brillare altro, a partire dall'evento dell'incarnazione. Ne risulta che ciò di cui il qui e ora è capace "non gli appartiene": è una "trascendenza immanente", è l'elemento fragile che può essere soffocato, è l'amicizia che non può essere cercata né voluta ma che giunge come un dono. Innominabile abiezione l'attraversamento di Nicolas Bourbaki. Amico di Oliver, amico di nessuno, dopo tutto questo tempo passato in una gabbia, vuota, cupa e dissolta. Amore sospetto del troppo: troppo vedere, troppo mangiare, troppo patire, troppo, trappo, tappo., teppa, tappa. L’ultima tappa è sempre la più piccola.