10/11/2006

a pelle

Visto l’interesse che il mio caso ha suscitato, voglio lanciare un cappello, no scherzavo, un appello, un’implorazione, si insomma che qualcuno mi aiuti. Da quello che so di me sono sufficientemente orgoglioso da non sentirmi a mio agio in questa veste. Quella dell’aiutato. Pure devo fare qualcosa. Le pastiglie che lei continua a somministrarmi fanno un certo effetto, anche se non saprei dire quale. Ho deciso di prenderle ancora per alcuni giorni. Nel frattempo leggo che alcuni di voi mi avrebbero conosciuto prima del fatto traumatico (non so ancora cosa mi sia successo, nessuno si prende la briga di spiegarmelo, incidente o caduta resta un mistero). Così come un mistero avvolge le mie origini. Ma di queste non frega niente a nessuno per cui potremmo tranquillamente andare oltre. O no? A me interessa. Se qualcuno sa si faccia avanti. Prego astenersi perditempo. Scrivo in questo momento di cedimento. Lei è fuori, loro oggi non si sono visti. Ancora non mi è permesso uscire (per andare dove poi? Ho ridotto all’essenziale le funzioni vitali, sono accudito e in quel senso anche soddisfatto, certo mi manca la libertà di scegliere, ecco se c’è una cosa che mi manca è proprio quella, ma chi può dire di averla conservata?)… la libertà è un ricordo, e io, a quanto mi dicono, soffro di amnesia!

11 Comments:

Anonymous Anonymous said...

TUO NONNO!
Il mondo aristocratico e militare esercitò sul giovane Erich, figlio di un cappellaio, un grande fascino, tanto che si ritagliò l'immagine del giovane rampollo di nobile famiglia, mutando il proprio nome in "Conte Erich Oswald Hans Carl Maria Stanford di Nordenwald". Il quadro fu completato dall'affermazione di aver servito nella cavalleria in qualità di ufficiale, cosa che appunto gli procurò, all'inizio della sua carriera, molti ruoli da ufficiale e poi, durante la seconda guerra mondiale, da nazista. Frequentò i maggiori artisti del secolo scorso, fu uomo leale e giusto, morì povero lontano dalla sua famiglia

10:56 am  
Anonymous Anonymous said...

tutte cazzate!
la libertà non esiste

11:34 am  
Anonymous Anonymous said...

hey, forse sono le pastiglie che prendi a non farti ricordare,
come si chiamano...
a pelle dico che io la mia libertà l'ho persa quando sono nato quindi il ricordo di questa liberta perduta mi fa incazzare da morire
perfavore aiutate anche me

11:37 am  
Anonymous Anonymous said...

e se lei fosse dalla tua parte.. forse è solo confusa..

12:08 pm  
Anonymous Anonymous said...

oliver! mio povero oliver!

1:27 pm  
Anonymous Anonymous said...

buddy
controllati,
dici cose senza senso

1:32 pm  
Blogger oliver said...

va bene mio nonno, e poi?
qui si parlava di me
non di voi
cazzo

1:33 pm  
Anonymous Anonymous said...

eppur mi son scordato di te come ho fatto non so...

2:03 pm  
Anonymous Anonymous said...

a me sembrava di averlo detto io.
ps: oliver? meglio non sapere...

3:02 pm  
Anonymous Anonymous said...

bella li

10:45 am  
Anonymous Anonymous said...

questa però si!
ilaria questa volta hai ragione.
brutta storia,
altro che bella prospettiva...

10:50 am  

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